Gioviale

scritto da Carla Vercelli
Pubblicato 2 mesi fa • Revisionato 2 mesi fa
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Autore del testo Carla Vercelli

Testo: Gioviale
di Carla Vercelli

Sai, è come catturare lucciole
-ci fossero ancora- o la libellula grande
correndo sul prato d'erba medica per i conigli
con la disperazione di mio padre, e liberarle poi
e liberare anche i conigli
strofinarsi i musetti e i palmi delle mani -a rimanere-
coi petali della rosa thea
e ridere, nascosta, alle invettive del genitore

o piluccare amarene e ciliegie, ma dai rami
stendersi, vestita come per assistere a una corsa all'ippodromo,
sul primo campo di grano spruzzato di papaveri

o andare, sporca ancora d'erba, lungo il fiume
sino a quella trattoria
che appena entri sa di buono buono
e tu, con tutto quel verde e giallo tra le ciglia
oggi sei straordinariamente bello
e per di più, oltre a narrarmi di Guareschi
bisbigli di soppiatto un -Bambolina-
che promette bene...

Sai, in fondo è questo saper vivere:
parlo di quell'attimo,
prima della morte.

Gioviale testo di Carla Vercelli
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